Post buttato

Di tutto quanto ho scritto levo ogni cosa. Lascio solo la frase sotto. E i commenti.
Sono molto scosso dall’impossibilità di far capire quale fosse il mio intento. Ma in questa tragedia io non conto niente, né ora né poi.

lotto perché non accada alle mie figlie. e perché la gente di oggi torni a essere normale.


11 pensieri su “Post buttato

  1. sono sconvolto per l’ennesima. questa orrida società va ristrutturata da cima a fondo, con paziente ma ferrea e tenace determinazione. abbraccio quest’uomo con un groppo alla gola e senza altre parole.

  2. Per cortesia, magari spiega meglio che non era tua figlia.
    Certo mi dirai che comunque son tutti figli nostri e che comunque l’hai sentita tale, almeno per un po’.
    Tuttavia magari la mamma, mia sorella, potrebbe restarci male, se dovesse leggere, Non credi? I sentimenti son materia strana e sarebbe opportuno non trastullarcisi poi tanto… spcialmente quando chi legge
    Magari sarebbe opportuno che citassi il nick dell’autore del corsivo (marco200) e lo citassi per intero. Di certo, buona editoria vorrebbe che il solo link per citare non sia sufficiente.
    Se proprio tutto ciò ti fosse inintellegibile, almeno accertati della data del fatto prima di scrivere corbellerie!
    tanto so che non lo pubblichi, ma l’importante e che lo legga tu.

    Fabio.

  3. Non conoscevo la vittima e non conosco il rota se non di fama. È vero che il silenzio è un’ottima forma di rispetto ma è altrettanto vero che tacere non è piu possibile ne tantomeno giusto nel momento in cui ogni vittima la sentiamo come nostra figlia, nostra madre, nostra sorella.

  4. Vergognati Rotafixa: stai strumentalizzando un dramma.
    Sono stato oggi al funerale di Alice, vedendo il padre e la madre distrutti dal dolore trovavo impossibile che avessero scritto quello che hai riportato sopra. Leggendo i commenti ho capito che ti sei inventato delle affermazioni e le hai attribuite ai genitori di Alice. Provo schifo nei tuoi confronti per la mancanza totale di rispetto del dolore altrui. Francesco, il papà di Alice, non avrebbe mai scritto quello che tu gli hai attribuito. Per le migliaia di persone che oggi erano a Settebagni Alice era una figlia, un’amica, un delfino solare, una sorella. I genitori sono persone tranquille, rispettose, portate al perdono e non alla condanna. Per te Alice era solo una ciclista e i genitori sono solo i genitori di una ciclista.
    Ti invito a cancellare questo articolo.

  5. Paolo, mi sembra che con questo articolo tu abbia, non volentieri, colpito i sentimenti di amici e partenti di Alice.
    Ammettere l’errore e riscriverlo, tenendo conto dell’immenso dolore che la scomparsa di Alice ha causato, sarebbe prova di saggezza.

  6. forse non mi sono spiegato bene: intendevo dire a modo mio che dovremmo sentire tutti alice come nostra figlia. credo che tu mi abbia frainteso moltissimo.
    neanche a dirlo, non mi permetterei mai di fare un’oscenità come quella che mi attribuisci.
    il mio è stato un atto d’amore, non di meschinità.

  7. riporto anche qui, vale pure per te.

    forse non mi sono spiegato bene: intendevo dire a modo mio che dovremmo
    sentire tutti alice come nostra figlia. credo che tu mi abbia frainteso
    moltissimo.
    neanche a dirlo, non mi permetterei mai di fare un’oscenità come quella che mi attribuisci.
    il mio è stato un atto d’amore, non di meschinità. 

  8. ho deciso, dopo averci riflettuto molto.

    non toglierò MAI questo post.
    capisco il fraintendimento. a mio parere nasce dal dolore che rende folli giustamente, e dalla sempre minore capacità italiana di capire l’altro. il fraintendimento me lo carico, sono io che ho scritto. e non solo non mi vergogno di ciò che ho scritto e riscriverei lettera per lettera, ma lo tengo come un grumo  di dolore che mi deve continuare a restare arpionato nell’anima, perché sento la morte iniqua di ogni giovane come un dolore  mio e di tutti .

    lotto perché non accada alle mie figlie. e perché la gente di oggi torni a essere normale.

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