Bimbo Gianni chiede a Babbo Natale la pista Polistil

“Basta, mi sono stufato di Monopoli, adesso voglio la pista Polistil. E a primavera rubo il Risiko di nonno Silvio”.
Non ci sono altre spiegazioni, deve essere andata così.

L’ineffabile sindaco di Roma continua a giocare con la città eternamente violentata che improvvidamente gli è caduta in braccio, e dopo aver provato ad andare sui go kart da 300 all’ora all’Eur  ma senza riuscirci (s’è cappottato alla prima curva) deve aver sbattuto i piedi ancora incapricciato delle macchinine e ha avuto un’alzata di genio delle sue: “le macchinine elettriche! Perché non c’ho pensato prima? Uhhh, che fico!”
Ed ecco il nuovo giocattolo di bimbo Ganni, una bella pista scala 1:1 con le macchinine elettriche da 200 all’ora.

“Certo -immagino abbia pensato- un po’ più lente di quelle della F1 all’Eur, ma pazienza, c’è crisi in casa, i soldi mancano, la benzina non solo manca ma costa pure, un sacrificio va fatto: da 300 all’ora all’Eur a 200 all’ora tra Caracalla, Circo Massimo e Colosseo ci posso stare, dài. Ci sono pure i sanpietrini, e poi con tutte quelle macchie di gasolio che lasciano gli autobus, le buche per la pioggia e gli avvallamenti-voragine dei bus a due piani per i turisti magari andrei così lento anche con le F1”.
La letterina a Babbo Natale è stata già spedita, gliel’ha presa in consegna il capo della Fia Jean Todt, che poi s’è fermato a mangiare a Trastevere e l’ha data ad Alejandro Agag, il capo della premiata ditta Formula E Holding (ma anche genero dell’ex premier spagnolo Aznar e suo successore designato alla guida del Partito Popolare; sì, Aznar, dài: quello che dopo la strage di Atocha diede la colpa all’Eta, e fedelissimo alleato di Bush -quello scemo- nelle guerre post 11 settembre; Agag anche non scherza, visto che è sparito dalla politica spazzato via da uno scandalo pesantuccio e ora eccolo qui, oplà, nel mondo delle corse in macchina introdotto nientemeno che dal premio Nobel Briatore); Formula E Holding che appunto consegna chiavi in mano le piste per macchinine elettriche in scala reale. Un regalo pazzesco, chi non vorrebbe averne una sotto l’albero di Natale?

Solo qualche disgraziato: come il milione circa di utenti dell’Atac, le cui imprecazioni sono così potenti da valicare non solo i confini spaziali ma anche quelli temporali, tanto che un’équipe del Cern di Ginevra sta pensando di affidare a loro un messaggio per eventuali civiltà extraterrestri; chiunque incautamente si trovi a percorrere le strade di Roma senza  una scorta di fumogeni della marina mercantile per segnalare la sua presenza e tentare di non farsi uccidere, strisce o non strisce; per non parlare di noi ciclisti urbani, su “Avvenire” definiti “potentissima lobby“, cheddiolifùrmini; ogni singolo genitore che preso da improvvisa amnesia dello stato civile pietoso di Roma dice “ora porto il pupo al parco” e non riesce neanche a uscire di casa perché sul portone del palazzo un consueto scimmione contemporaneo ha pensato bene di piazzare la sua monovolume bilocale.
Ma ecologica, eh: e magari anche elettrica. Che, si sa, le vetture elettriche non solo non fanno fumo, ma sono anche inodori, insapori e incolori, ecologiche come l’acqua di fonte. Non occupano spazio, non pesano. Le macchine elettriche sono bio, e in più se ti pigliano a 100 all’ora, la velocità normale sui Fori Imperiali, devi pure essere contento: finalmente sei stato travolto da un’automobile ecologica, non da una che inquina.
Insomma, deve aver pensato bimbo Gianni ancora spazientito per il regalo sfumato della F1 all’Eur, “mica me possono di’ gnente, no? Pure quei frichettoni de sinistra saranno contenti che je porto le macchine ecobio a km200 dentro Roma, eh! Stavorta no, nun possono  di’ gnente ahò!”.

Ecco, appunto: che dicono di quest’ultima alzata di genio del primo cittadino coloro che vorrebbero sostituirlo nel 2013?

Perché, sapete, il regalo forse bimbo Gianni non lo vedrà, visto che Babbo Natale è già pieno di ordini e la pista Polistil scala 1:1 arriverà solo nel 2014.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.