Vuoi pedonalizzare? E io ti mando i carabinieri

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Ancora -che io sappia- non esistono atti ufficiali, ma la voce sta circolando insistentemente: sarei stato denunciato ai carabinieri in base a un non precisato reato; probabilmente incitazione alla pubblica decenza, oppure violazione di omertà. Vai a sapere.

Sto parlando della vicenda di via Urbana pedonale, ormai ben nota a chi mi segue ma da rispiegare brevemente: grazie ai lavori Italgas l’antico Vicus Patricius è stato interdetto al traffico e alla sosta, e insieme ai commercianti della via abbiamo lanciato l’idea di lasciare via Urbana libera dalle auto, restituendola alle persone. Negli ultimi decenni era un parcheggio -illegale- sui due lati.

Apriti cielo: alcuni -pochissimi, tra 8 e 10- abitanti hanno contrastato in tutti i modi l’iniziativa (ricordo qui che esiste una raccolta firme cartacea che si avvicina alla soglia di 1.000 consensi, di cui oltre 200 di abitanti del rione Monti) arrivando a boicottaggi attivi, come la sottrazione dei fogli per la raccolta firme o la circolazione di voci false su questo o quel protagonista dell’iniziativa.

Come nel mio caso: ieri sono stato fermato da due persone che conosco, uno di loro mi ha chiesto se è vero ciò che si dice di me, ovvero che io stia minacciando le persone. Poco prima mi aveva telefonato un amico: aveva saputo che ero stato denunciato perché avrei incitato a dar fuoco alle macchine. Ovviamente ciò (tutto ciò, sottolineo) è falso.

Credo di aver capito cosa sia successo: ogni tanto posto sul gruppo Facebook dedicato alla vicenda le foto di macchine abusivamente parcheggiate in divieto di sosta sulla via (ricordo: chiusa al traffico, con divieto di sosta e transito, per consentire l’assestamento del selciato). Una forma di esposizione alla disapprovazione sociale di comportamenti antisociali e illeciti. Naturalmente ciò ha scatenato il rancore di chi è abituato a fare come gli pare, come in passato.

Altrettanto naturalmente, ciò mi convince ancora di più della giustezza di questa piccola “lotta” rionale, ma che in prospettiva può essere d’esempio per tutta la città. Come mio costume, finché l’aggressione nei miei confronti si manterrà a livello di vociame anonimo, risponderò replicando con parole e scritti. Non appena verrò convocato in caserma replicherò con controquerela per diffamazione, chiedendo un risarcimento piuttosto elevato. Che userò per abbellire la strada finalmente pedonalizzata.

In tutto questo, risulta imbarazzante il silenzio del Campidoglio. Ma prevedo qualche sorpresa nei prossimi giorni.

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