[Guarda te se devo difendere un uomo di governo. Sto invecchiando]
Qualche genio dell’Huffington Post versione italiana, anzi romana, ha gongolato vedendo andare contromano il nuovo ministro dei trasporti, Graziano Delrio, sulla sua bicicletta. Nel link sopra potete vedere il video.
Segnalo alla mia preistorica collega che il neoministro, da sindaco di Reggio Emilia, inaugurò per primo in Italia il “senso unico eccetto bici”, ovvero la possibilità concessa alle biciclette di percorrere nei due sensi le strade a senso unico, ottenendo un rallentamento nella velocità dei veicoli motorizzati e una maggiore sicurezza stradale (sembra paradossale ma è così: il rallentamento è l’unica vera misura di sicurezza stradale oggi conosciuta, in futuro chissà). Ne parlavo ieri in questo pezzo.
I ciclisti esperti e soprattutto longevi usano costantemente questa soluzione: nei luoghi dove ciò non è ancora concesso serve a vedere chi ti viene di fronte, un modo in più di salvare le penne nell’Italia motorizzata (e perciò imbarbarita). Il ciclista esperto (e perciò longevo) va dritto e non segue i flussi veicolari anzi li evita finché può. La manovra di Graziano può apparire spericolata solo a chi è ancorato a un passato che non ha ancora idea del presente urbano europeo.
E poi ho trovato piuttosto triste l’enfasi data dai al fatto che un ministro vada in ufficio in bicicletta. Altrove è normalità, qui da noi, ancora inchiodati al ‘900, sembra una stranezza.
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