In silenzio, come l’acqua, ci espandiamo

Non so quanti sappiano di questo appuntamento, ma siamo sempre di più. Giovedì scorso  eravamo una cinquantina.
Piazza S.Silvestro, orribilmente arredata per uno scopo nobile ovvero ridarla ai corpi senza corazze, da qualche tempo è un punto di ritrovo per ciclisti urbani.
Ci vediamo ogni giovedì e sabato, verso le 18, solo per stare lì e chiacchierare. Come uccelli su un ramo cinguettiamo (senza twitter) le nostre cosucce di umani contemporanei.
A volte, sì, si parla anche delle prospettive della ciclabilità. Ma in genere si chiacchiera tra persone che in comune hanno solo una cosa, una sola: ci si sposta in bicicletta.
Ci si vede lì insomma, diversissimi, in tutti i sensi immaginabili (c’è persino un’astemia) per un’esigenza semplice: prendere quella piazza e farla diventare la piazza delle biciclette, dei ciclisti.
Chi ha iniziato questo appuntamento, Giuseppe Teano, l’abbiamo trovato lì, la prima volta, solo e compostamente seduto su quello schifo di enormi parentesi  di marmo che hanno costruito, pare siano state progettate da un geometra. Era lì dalle 17, siamo arrivati verso le 19 a gruppuscoli, sullo scettico, in pochi per volta. Lui era lì, in paziente attesa. La piazza si è timidamente riempita di bici.
Giuseppe ci ha visto giusto. Ora è un appuntamento costante per parecchi che io non ho mai visto né in massa critica né dentro le ciclofficine. Gente con la borsetta che pencola malamente dal manubrio; con il casco sbilenco; con quel tipo di bici che cantava Oriani: malmesse o solo usurate. O gente coi tatuaggi, con i pantaloni strappati il giusto; con i pantaloni con la piega. Gente con la pieghevole e con la fixa, con la corsa e con la passeggio, alcuni con improbabili spurghi di grasso dalla serie sterzo, altri con bici tirate così a lucido che anche io, esteta, mi vergogno un po’ della mia. Una volta ho visto uno con la cravatta.
Gente in bici.
Gente.
Ciò di cui c’è bisogno per cambiare questo maledetto paese. Gente che sta prendendo finalmente orgoglio di spostarsi in bici, che si vede e fa quello che sa fare meglio: come dirlo non so: forse “gentità”. Niente di eroico, niente di mitico. Solo persone che si spostano in bici.

Per il 30 giugno queste persone stanno organizzando una festa di piazza per rendere pubblico, forse plateale, il nuovo orgoglio ciclistico che finalmente non appartiene più solo ai “pionieri” o ai cicloattivisti più tosti, ma a tutti.
Di seguito l’invito che sta girando per il 30 giugno 2012 all’inaugurazione collettiva della cosiddetta Bike Square.

Gentile invitato,

è di questa primavera l’affermazione di un movimento di cittadini in bici che ha portato per le strade migliaia di ciclisti. La manifestazione del 28 aprile 2012 ai Fori Imperiali, Roma, ha reso evidente l’esigenza di una maggiore …e migliore mobilità urbana attraverso l’uso della bicicletta. Il successo di quella giornata organizzata da #salvaiciclisti, ispirata da un’iniziativa del Times,“cities for cyclists”, ha avuto la bicicletta come protagonista assoluta. Individuata ormai come mezzo necessario ad una mobilità urbana che diventa viepiù problematica.

Il successo e la risonanza di quel pomeriggio ha generato una moltitudine di incontri, contatti, aggregazioni di stampo civile,culturale, solidaristico. Un popolo in bici, insomma, festoso, ludico. E propositivo. Cittadini che sentono sempre più pressante l’esigenza di spazi urbani condivisi. Di luoghi di aggregazione, che attraverso la bici vengano sempre più partecipati da ampie fasce di persone. Un popolo in bici che parla, condivide, propone. E individua luoghi sociali nel contesto urbano che attraversa. Identificandoli come propri. Per salvaguardarli e preservarli. Accrescendone il rispetto e la cura civica.

Piazza S. Silvestro a Roma, miracolosamente, è diventata un luogo di condivisione e di proposta per questo popolo di cittadini in bici. Da qualche mese, lentamente e dolcemente, è diventata per molti ciclisti, le loro famiglie, i loro bambini un piacevole punto di incontro. Una piazza ristrutturata e accattivante che vorremmo ancora più bella. Dandole un’identità. La nostra. Di cittadini in bicicletta. Partecipi a preservarne la bellezza e l’integrità.

Ecco perché abbiamo il piacere di invitarLa a condividere con noi l’evento, festoso e riflessivo, di sabato 30 giugno 2012, dalle 20.00 in poi, a Piazza S. Silvestro, Roma. Un luogo urbano, sontuoso e impagabile per un momento di riflessione e meditazione. Attraverso un minuto di silenzio e raccoglimento per le tante, troppe, vittime della strada e di cittadini in bici. Inermi ed indifesi.

Quel pomeriggio verrà proposto un piccolo elenco di sogni, “che si sa son desideri …” per rendere ancora più vivida la piazza.

Eccoli, alcuni desideri …

Rastrelliere disegnate con estro dal prof. Portoghesi, coerenti con le linee estetiche della ristrutturazione.

Il richiamo internazionale nelle comunicazioni turistiche istituzionali a “Piazza S. Silvestro” come piazza “Bike friendly”.

Incoraggiare e stimolare iniziative a fare della piazza un luogo di dibattito e confronto civile ed istituzionale sulla mobilità urbana.

Attivare gruppi di animazione per l’infanzia a fare in piazza educazione civica e stradale.

Progettare mostre, forum ed organizzare dibattiti sulla salvaguardia degli spazi urbani condivisi.

Incentivare l’uso del “Bike sharing” con una postazione dedicata.

Attivare “Desk points” informativi sulla situazione e condizione della ciclabilità a Roma.

Creare gruppi di studio che vedano Piazza S. Silvestro concepito come “hub” ciclabile. Punto di snodo. Da cui partire alla conquista, in bici naturalmente, dei tesori di questa meravigliosa città.

Il suggerimento di salvaguardarne la silenziosità e la quiete. Inibendola ad eventi amplificati che ne stravolgano l’aura di placido relax.

E ancora, ancora, ancora …

Sogni, “che si sa son desideri …”

La aspettiamo.

2 pensieri su “In silenzio, come l’acqua, ci espandiamo

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